4 Apr

Cieslak Ryszard (Kalisz 1937 – Huston, Usa, 1990), attore e regista polacco.

Dopo aver effettuato i propri studi alla Pwst di Cracovia (Scuola statale superiore di teatro), debutta come attore nel 1962 al Teatro delle tredici file di Opole, successivamente Teatr Laboratorium. A soli quattro anni dalla conclusione degli studi, la sua partecipazione alla messa in scena ad opera di Jerzy Grotowski di Il Principe costante di Calderón nella versione di Juliusz Slowacki (1965) viene salutata come un grande evento teatrale.

Ryszard Cieslak

A proposito del suo lavoro nel "Principe Costante" scrive: 

"La partitura è come un vaso di vetro dentro il quale brucia una candela: il vetro è solido, sta lì, può farci affidamento. Contiene e guida la fiamma. Ma non è la fiamma. La fiamma è il mio processo interno ogni sera. La fiamma è ciò che illumina la partitura, ciò che lo spettatore vede attraverso la partitura. La fiamma è viva. Proprio come la fiamma nel vetro si muove, palpita, cresce, diminuisce, sta quasi per spegnersi, improvvisamente riacquista splendore, risponde ad ogni alito di vento- così la mia interna varia ogni sera, di momento in momento (..)

Ogni sera comincio senza anticiparmi nulla : Questa è la cosa più difficile da imparare. Non preparo me stesso a sentire qualcosa. Non dico:’l’altra sera, questa scena era straordinaria, proverò a farla di nuovo’.Voglio soltanto essere ricettivo per quel che accadrà. E sono pronto a captare ciò che accade se se sono sicuro della mia partitura, sapendo che se anche non sento quasi niente il vetro non andrà in pezzi e la struttura lavorata per mesi, mi aiuterà fino alla fine. Ma quando succede una sera che io possa ardere, dar luce, vivere, rivelare- sono pronto a questo non avendo anticipato. La partitura rimane la stessa, ma ogni cosa è diversa perchè io sono diverso."

Tratto dal testo " La Canoa di Carta" di Eugenio Barba, Bologna, Il Mulino 1993.

9 Risposte to “”

  1. polispaliano aprile 4, 2008 a 8:53 PM #

    Ogni giorno avevano luogo le prove teatrali. Ognuno dei componenti era responsabile di una parte di esse: Rena Mirecka della plastica corporea e della cura del movimento, Zygmunt Molik delle parte respiratorio-vocale, Cieślak degli esercizi di acrobazia e di padronanza del corpo. Questi allenamenti, della durata di due ore, ricordavano un lavoro di ricerca, si riflettevano nella tecnica recitativa e nell’espressione. Ma ciò che era più importante succedeva tra gli esercizi. Si trattava di conquistare “qualcosa di incosciente”. Solo dopo aver oltrepassato la barriera della stanchezza diventava possibile avvertire la sensazione di “essere senza pelle, con i nervi che la oltrepassano”. Allora il corpo reagiva autenticamente ad ogni ondata di impulsi. L’arte drammatica esigeva sforzo, spesso addirittura vittime, lotta contro la debolezza, la stanchezza e la resistenza della materia. La battaglia per essere attore si svolgeva sui palchi delle scene, ma innanzitutto in sala prova.

    Ryszard Cieślak. Aktor totalny – aktorstwo całkowite”
    Monika Roszak
    Topos nr 4
    23-10-2007
    (l’avevo letto per caso un mese fa circa)

  2. TEATRODELUXE aprile 5, 2008 a 11:46 am #

    Benvenuto Polis…beh, quasi un’altro post! Intressantissimo…davvero, non lo avevo mai letto. Ciò che fu scritto da tale uomo trovo che sia una inesauribile fonte formativa e riflessiva.
    Una curiosità: Cieslak decisamente più adulto!
    Grazie a presto
    Vera

  3. AlessandroBoh aprile 5, 2008 a 4:05 PM #

    “La partitura rimane la stessa, ma ogni cosa è diversa perchè io sono diverso..”..credo dica tutto, non solo lo spettatore agisce in ottica soggettiva ma pure l’attore, e facendo così la recitazione assume quell’aurea da sentinelle dei sensi, “ladri di fuoco”, come direbbe il buon Rimbaud..post interessante, il tuo blog mi aiuterà ad informarmi su un mondo che mi affascina ma conosco in parte

  4. babeintoyland aprile 6, 2008 a 12:01 PM #

    L’incanto sgozza
    prima o poi
    ci sgozza.
    Felice di rileggerti da me…
    *

  5. TEATRODELUXE aprile 6, 2008 a 6:05 PM #

    Alessandro …”esatto ladri di fuoco”, beh, mi fa piacere essere da stimolo verso una cosnoscenza più approndita…anche se, dall’attenzione con la quale mi scrivi sembri già a buon punto! grazie grazie

    Babe beh…spero di non dissanguarmi…è sarebbe un problema!:)

    Un sorriso Vera

  6. PV64 aprile 7, 2008 a 6:23 am #

    P.S.: Un rapido “consiglio elettorale” per gli indecisi… eh eh
    :-DDD

  7. facc8 aprile 8, 2008 a 8:19 am #

    Visto che forse nessuno di noi ha avuto la fortuna di vederlo in scena, consiglio vivamente la sua grande interpretazione nel bellissimo Mahabharata di Peter Brook.
    Sublime.

  8. babeintoyland aprile 8, 2008 a 3:27 PM #

    Voglio essere ricettivo per quel che accadrà…
    Lo voglio anche io.
    Sempre.
    *

  9. TEATRODELUXE aprile 8, 2008 a 6:46 PM #

    facc8: Che piacere carissimo!!!!
    Ben tornato…ottimo consiglio…!
    Qualche frammento video del ” Principe costante” lo trovate anche su you toube…ma meriterebbe vederlo completo se possibile.

    Babe è vero è un proposito assolutamente valido anche per il fuori-scena…io sto esercitando la mia capacità di ascolto!

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