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7 Feb

"IL DOLORE "

"Per un artista intendersene di conflittualità e di tensione è una cosa positiva. Possono fornirti degli spunti. Ti garantisco, però, che troppa tensione impedisce di creare. Troppa conflittualità sbarra la strada alla creatività. Puoi intendertene, ma non ci devi convivere….lascia che a soffrire siano i tuoi personaggi…."

"Se sei un artista, devi conoscere la rabbia senza esserne ostacolato. Per creare devi avere energia; lucidità. Devi essere in grado di catturare le idee. Ed essere abbastanza forte da combattere le incredibili pressioni e lo stress di questo mondo….."

tratto dal libro " In acque profonde" Meditazione e creatività di David Lynch

18 Dic

Mi aiuta pensare che le azioni abbiano delle conseguenze:

anche quando tutto sembra immobile,

 so che ho agito e che qualcosa succederà…

2 Dic

Imparo ad aspettaree ragiono sul fatto che aspettare seduti ed essere pronti è impossibile. // I learn to waitand think: wait sitting and be ready is impossible.

6 Nov

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Il punto di partenza fondamentale per l’attore, è che il suo corpo è sensibile al paesaggio immediato a contatto con cui recita. La piena attenzione della mente e del corpo dovrebbe risvegliarsi proprio in quel luogo e proprio in quel momento (non un’idea di tempo), e proprio con le persone che si trovano con lui in quel tempo e in quello spazio. La società industriale preme sempre per fare di noi degli «arrivisti», delle «merci». Molti dei nostri desideri sono creati artificialmente, così come molti dei nostri modelli non ce li scegliamo liberamente. Siamo educati e condizionati a essere «presenti» solo in relazione allo scopo. Quando vado da casa mia fino al negozio del droghiere non sono presente. Quando arrivo dal droghiere non sono presente fino a quando non torno a casa. Andando da un punto A a un punto B ci troviamo in una specie di non-vita, e da B a C è lo stesso. Questa è una delle nostre primissime lezioni… rapportarsi allo scopo. Questo ci insegna a vivere nel tempo assente. L’attore deve fissare le regole che si deve autoimporre. La tecnica dell’attore è una disciplina interna. La prima fase della preparazione di un attore, è molto spesso la tappa più lunga, consiste nel trovare dentro di sé un posto libero. Molto spesso l’attore crede erroneamente che la sua preparazione dovrebbe consistere nel riempirsi di profonde esperienze emozionali. Invece deve trovare uno spazio vuoto dove il flusso vitale scorra in lui inanimato e disponibile. Un luogo libero. Diciamo pure che è il posto da dove trae il respiro… non il respiro… ma da dove parte l’inspirazione. Un attore completamente preparato dal punto di vista emozionale, sovraccarica la sua vita interiore, riempie lo spazio libero, e tutto questo agisce contro la sua ricerca. Ci sono correnti di esperienze umane profonde e costanti, che scorrono in noi a un livello inferiore al suono. Quando ci occupiamo dei nostri rumori, non possiamo seguire questa corrente. Più un attore si compiace di questa sensazione che prova, più si allontana dalla corrente. Prima di tutto, l’attore deve essere presente nel suo corpo ,presente nella sua voce. Secondo, il corpo deve essere sveglio – per intero, le parti e il tutto – e deve essere pronto a reagire a stimoli fantastici e immediati. La voce deve essere viva e esistere entro lo spazio ambientale, sensibile agli stimoli esterni filtrati dalla mente, e profondamente risentiti nel corpo. La voce si origina dentro il corpo e arriva a esistere nello spazio. I sensi devono essere tesi a percepire quello che sta accadendo, e che sta per essere creato, trasformando lo spazio, sempre in grado di ritornare al quieto punto di partenza interno. Questo spazio interno c’è sempre, che si metta in contatto o no. Dobbiamo essere capaci di andare da qualche altra parte – dove, non sappiamo. C’è il pericolo di Perdersi. C’è il pericolo di perdersi. Prevedilo: calcolalo.

JOSEPH CHAIKIN 1935– 2003 (anche nella foto) " La presenza dell’attore", Einaudi, Torino 1976. http://www.josephchaikin.com/

17 Ott

Un nuovo progetto impegna le nostre menti…

Nascono associazioni libere ed un po’ spaesate, 

che trovano rifugio in lunghi dialoghi a due.

Manteniamo un viglie ascolto con il quotidiano, indagandone la superficie.

Non è facile  prevedere quale direzione sceglieremo….

9 Set

" La memoria come un corpo pieno fino al collo di fogli accumulati. Dalla nascita ad oggi questo corpo ha espresso qualcosa, accumulando atti come strati di carta sovrapposti, immagazzinati fino a creare una figura completa di testa, torso , gambe e braccia…."

Nario Goda spiegando la filosofia di Tatsumi Hijikata – tratto dal testo " Il Corpo Eretico" di Maria Pia D’ Orazi.

19 Giu

Che tu ne dica…

le dimensioni non sono immutabili!

Teatro come lente d’ ingrandimento per ritrovare se stessi…

10 Giu

Podoff il teatro in rete nella figura di Francesa Candolfi così commenta la prima dello spettacolo "Pearl" Interno notte con figura insonne….mograzie!!!!…..leggi:  http://podoff.splinder.com/post/17366941/Pearl

22 Mag

 NON E’ PURA UTOPIA :

Quello che inseguo è un teatro che riesca a pervadere ed  animare 

il mio quotidiano e quello di tutti coloro che vi partecipino….

Tutto potrebbe avere inizio da una visione che scuote o solletica alcune profondità

sconosciute o taciute…

Vi è mai capitato?

17 Mag

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L’inerzia è la forza più potente a noi nota?

Una parziale definizione di inerzia tanto per circoscrivere un argomento così ampio:

L’ essere inerte; inoperosità, indolenza….
In fisica, condizione di ogni corpo, per la quale esso non può passare dallo stato di quiete in cui si trova a quello di movimento se non gli è impressa una forza, né può passare dallo stato di movimento uniforme e rettilineo a quello di quiete se non gli si oppone un ostacolo forza d’inerzia, quella a cui è soggetto un corpo in movimento per effetto dell’accelerazione di ciascuno dei suoi punti; nell’uso com. e fig., andamento stancamente macchinale d’una cosa….