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18 Dic

Mi aiuta pensare che le azioni abbiano delle conseguenze:

anche quando tutto sembra immobile,

 so che ho agito e che qualcosa succederà…

5 Dic

Akira Kasai performs in "Pollen Revolution." (Courtesy of UMS)
IL BUTO DI AKIRA KASAI QUESTA SERA AL TEATRO PALLADIUM H20.30 E NON SOLO….
Akira Kasai cresciuto nel dopoguerra in Giappone, negli anni dell’università voleva fare l’attore. Si ritrovò invece a studiare yoga, aikido e danza:espressionista, classica, tradizionale giapponese. A vent’anni partecipò ai primi "dance experience" di Tatsumi Hijikata e sperimentò un modo di percepire il corpo senza più tecniche e regole, facendosi preda degli istinti più neri e incontrollati.Aprì una scuola, la "Casa degli angeli" e ,incapace di tenere insieme la sua attività artistica e la sua vita quotidiana, abbandonò le scene trentenne per trasferirsi in Germania a studiare l’Euritmia alla scuola di Rudolf Steiner. Prima che tornasse sul palcoscenico sono passati 14 anni. Ma il ritorno è stato un trionfo….
Io vado………….
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Riflessioni da prima platea:
La serata dà spazio a tre generazioni di danzatori buto, dal più al meno giovane.
Sola, me ne sto inchiodata alla poltroncina color canarino del Teatro Palladium di Roma.
Il secondo intervallo è per me una pausa interrogativa, avvolta da curiosità e perplessità.
Dove sono finiti i volti dipinti di bianco? La lentezza dei movimenti? Dove lo spirito porvocatorio?
In ultimo Akira Kasai, con "Les Quompeitaux", risponde alle mie domande:
posso trovare la forma che cerco in coloro che hanno vissuto il passato trasportandone il senso. Vera

Supermarionetta

24 Nov

(1872-1966) at the Arena Goldoni, with a model stage, 1912. (Craig-Lees Collection, Harvard Theatre Collection).

Edward Gordon Craig

Edward Henry Gordon Craig – meglio conosciuto come Gordon Craig – (Stevenage, 16 gennaio 1872 – Vence, 29 luglio 1966) è stato un attore teatrale, scenografo, regista teatrale, nonché produttore.  Analizzare il lavoro di Edward Gordon Craig è come esaminare la natura del teatro stesso. Fu attore, scenografo, regista, critico teatrale e teorico. Craig fu tra i primi ad asserire che il regista era ‘il vero artista del teatro’. Craig progettò e costruì elaborate scene simboliche. La sua famosa scenografia composta da «schermi» astratti per l’Amleto, a Mosca, anche se si rivelò poco pratica e necessitò di aggiustamenti tecnici, provocò un grande effetto sul pubblico. Fu anche editore e caporedattore della prima rivista internazionale di teatro, il Mask magazine.


Cenni biografici 

Figlio illegittimo dell’architetto Edward Godwin e dell’attrice Ellen Terry, Craig nacque con il nome di Edward Godwin a Stevenage, nello Hertfordshire, in Railway Street. Fu battezzato a 16 anni, con il nome di Edward Henry Gordon. Prese il soprannome di Craig a 21 anni, con un atto pubblico. All’inizio del 1900, dopo aver lavorato in Gran Bretagna come attore, scenografo e regista, incontrò Isadora Duncan. L’amicizia con la danzatrice gli permise di viaggiare per tutta Europa, di conoscere, a Berlino, la grande attrice Eleonora Duse. A Firenze, nel 1906, progettò le scenografie di un dramma di Ibsen al Teatro della Pergola, in cui primeggiava la stessa Duse. Nel 1907 si trasferì a Firenze, dove cominciò a elaborare la sua concezione di scenografia, che doveva essere mobile, tridimensionale e formata da "schermi" astratti. Suggerì persino l’idea controversa di sostituire gli attori con delle marionette. Nel 1908 pubblicò i primi numeri di "The Mask", la prima rivista interamente dedicata al teatro, che continuò a essere stampata per oltre due decenni. Conobbe Stanislavskij, con cui instaurò un legame di amicizia. Nel 1911 pubblicò "On the Art of the Theatre", e nel 1913, "Towards a New Theatre", in cui descrisse le sue teorie e la sua poetica. Nel 1913 fondò la Scuola di Arte del Teatro, a Firenze. Durante la prima guerra mondiale soggiornò nella riviera ligure dove approfittò dell’isolamento per scrivere testi teatrali per marionette, contribuire alla redazione della sua rivista, e diversi altri scritti. Negli ultimi anni ricevette spesso la visita di personaggi come Jean-Louis Barrault, Laurence Olivier, Peter Brook. Morì nel 1966 a Vence, in Francia. Tratto da wikipedia

Per Craig:
«L’artista (o la Supermarionetta) è l’attore che si preoccupa di ricordare nei dettagli,

e di ripetere sempre uguale, il proprio percorso fisico e verbale.

È l’attore capace, così, di creare un materiale paradossalmente solido, su cui il regista, quando ci sarà, potrà lavorare.

L’attore non artista, per Craig, è quello che invece accentua l’inevitabile instabilità dell’arte dell’attore,

anche se questo lo porta ad un’eccellenza che può superare i limiti del teatro e confondersi con la genialità» (Schino 2001, p. 71)

L’ idea della Supermarionetta che è sembrata una presa di posizione estrema del regista contro gli attori è in realtà il tentativo di trasformare la materia instabile di cui è fatto il teatro in una forma controllabile e solida, su cui lavorare per poter fare del teatro una forma d’arte matura.

7 Ago

Deluxe on flickr 36x36 (3 frames - 8 colori - 341 bytes)http://www.flickr.com/photos/deluxetheatre/show/

Attesi Societas Raffaello Sanzio

9 Lug

Foto tratte dall’ultimo spettacolo "Hey Girl" della Societas Raffaello Sanzio che arriverà a Roma nel maggio 2008 al Teatro Valle. Un’informazione anticipata per chi li stesse già  aspettando. Se ad agosto 2007 vi trovate invece nel nord, precisamente a Trento, vi aspettano al festival di Dro: http://www.drodesera.it 

 

Se nessuna delle opzioni presentate fa al caso vostro, avete ancora un’opportunità! Potete ripercorre la "Tragedia  Endogonidia" in un cofanetto speciale composto da tre dvd  :

http://www.rarovideo.com/moduli/rarovideo/schedaFilm.asp?ItemId=18920

Romeo Castellucci, artista di teatro, regista della Socìetas Raffaello Sanzio, è autore di questa gigantesca ricapitolazione del tragico, vissuta e patita nell’attualità e sotto una pressione allucinata del futuro. Un lungo viaggio nelle principali città dell’Europa, che diventano, insieme, oggetto e scopo del dramma. Una foresta di materie mute, segni precisi e insieme imperscrutabili, volti, che conducono alle estremità dello spettro dei colori e dei suoni. Un’opera sostenuta dalla cura drammatica di Chiara Guidi, e sorta da uno slancio collettivo di magica efficacia e intensità. Idee e sensazioni, raccolte qui dagli artisti video Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti e dal compositore Scott Gibbons. Un’opera che rimarrà nella storia del teatro, presentata, qui, nella suggestione di un’interpretazione cinematografica.

Buona visione….

 

Dea della luce

5 Apr

Loie Fuller > oben<, Brygida Ochaim, >unten<

Personaggio affascinante e complesso, Marie Lonise Fuller, nata nel 1862 nell’Illinois e’, assieme alla Duncan e a Ruth St. Denis, una radicale innovatrice nell’ arte delIa danza.
Entro’ giovanissima nel mondo dello spettacolo, sperimentandone i vari settori. Dedicatasi alla danza, invento’ quella che chiamo’ la "Serpentine Dance", espressa mediante le pieghe vorticanti e cangianti degli ampi drappeggi di seta che l’avvolgevano.

Quell ‘ affascinante turbinìo era sostenuto e per cosi’ dire scolpito, da speciali, e del tutto nuovi, effetti luminosi, che sfruttavano le possibilita’ della luce elettrica da poco inventata.

Dopo la presentazione della ‘Serpentine Dance’ a New York nel 1892, la Fuller trasferi’ il suo spettacolo a Parigi, dove la danzatrice parve incarnare l’ideale estetico dell’Art Nonveau per molti artisti.  Ben presto la Fuller divenne la regina delle Folies Bergères con la sua "Fire Dance", che sfruttava un gioco di luci proveniente da sotto una lastra di vetro sul pavimento, sulla quale danzava. Fondo’ una sua scuola e porto’ la sua compagnia di danza (di cui fece parte anche la Duncan) in tours in varie citta’ europee. Con la sua esperienza di coreografa realizzo’ innumerevoli spettacoli, ma soprattutto fu la sua capacita’ di creare effetti ottici stupefacenti e innovativi, illusioni scenografiche impensate – anche mediante l’uso di materiale fosforescente e di silhouettes – che apri’ la strada alle soluzioni ed alle tecniche piu’ avanzate dell’arte scenica. Questa "Dea della Luce", come fu chiamata, ritratta da Rodin e da Toulouse Lautrec, idealizzata dai poeti simbolisti, amica dei due Curie e della Regina Maria di Romania, Musa dell’ Art Nonveau, dimostro’ di essere anche un’abile ed esperta donna d’affari e di essere provvista di una cultura eclettica che le permetteva di scrivere libri ( "Quinze ans de ma vie", con introduzione di Anatole France, fu pubblicato nel 1908 ), pezzi teatrali e soggetti, nonche’ di fondare due musei d’arte, di realizzarsi anche con la pittura e la scultura e di esibire una cultura filosofica espressa con un linguaggio forbito.

Per quanto riguarda la vita affettiva della Fuller – nota come donna bellissima – sappiamo dalla Duncan come fosse attorniata dalle attenzioni appassionate delle sue danzatrici. Erano noti i suoi numerosi flirt con varie donne. Col tempo le esibizioni teatrali della bella Loie si fecero sempre piu’ rade, fino all’ultima  nel 1927. Loie Fuller mori’ nel 1928 a Parigi. 

Tratto da www.wikipedia.org

Peccato, mi avrebbe fatto piacere assistere ad un suo spettacolo….sono arrivata troppo tardi.

Harry C. Ellis “Loie Fuller practicing at home in front of a Mucha playbill, Passy”, c. 1910

 

Annelies Strba: fotografa svizzera

1 Mar

Annalies Strba nasce nel 1947 a Zug (Svizzera)
Vive a  Richterswil and Melide1971 – 73 Federal Grant for Applied Art

1984 – 85 Trip to Poland

1991 Visiting Artist in El Cabrito La Gomera

1994 Trip to Japan

1995 Trip to Eastwood and Harworth

1996 Visiting artist in London, Landis & Gyr Trip through England and Scotland

1997 Visiting artist in Paris (Cité des Art)    ……… and

 www.eigen-art.com  

Incantata dalla trasparenza e leggerezza di questi  scatti.

SABURO TESHIGAWARA

15 Feb

"La danza perennemente sparisce, fai un movimento e nel momento in cui lo riproduci già non c’è più. Non è però un’arte che guarda indietro, ha un ritmo vitale, concentrato sulla presenza, sull’attimo, un fluire di felicità, eccitazione, tristezza, che non si riposa in un unico stato, ma che ha il ritmo delle emozioni."  Saburo Teshigawara

Indiscussa figura della scena coreutica contemporanea, Saburo ha maturato nel tempo un’inconfondibile poetica del movimento che si esprime nella prediletta forma del solo, primo fra tutti Bones of Pages del 1991, e in quella corale di famose pièce come Green del 2003, filtrate dalla millenaria tradizione del teatro giapponese del Noh e dalla weltanschauung orientale. Una visione del mondo orientata ad una concezione dilatata e rispettosa del tempo che si ritrova anche in "Black Water".

Nella creazione, di cui Teshigawara cura luci e costumi, tutto appare dilatato a cominciare dal prologo in cui uno strano personaggio con un enorme mantello si muove con flessuosità felina, eseguendo passi e gesti ampliati e rallentati dalla morbida pezza che lo avvolgeSu tutto predomina un’atmosfera chiaroscurale, quasi cinerea, rischiarata a tratti da lampi di luce che filtrano da pannelli posti in diagonale e accompagnata da pagine di Mozart, arricchite da inserzioni musicali selezionate da Saburo Teshigawara e Kei Miyata e da un sostrato sonoro di gocciolii d’acqua, sciabordii di onde, silenzi, respiri, suoni emessi dalla frizione dei piedi sul pavimento. L’interrotta contrapposizione tra luce ed ombra si riflette nell’identica contrapposizione tra velocissime e lentissime parti danzate che lo stesso Saburo, un affascinante cinquantatreenne, riserva a se stesso e poi ‘cede’ alle splendide ‘compagne’ di scena, Key Miyata e Rihoko Sato, rigorosamente vestite di scuro.
Il trio, dotato di una tecnica portentosa, dà vita ad una raffinatissima performance che se non prescinde dal senso globale dell’armonia classica è incline però a tramutarsi in armonica disarmonia in momenti di grande impatto visivo. Un ossimoro che rende peculiare l’orchestica ‘teshigawariana’ da cui traspare anche la tradizione del Noh nel carattere plastico della danza, fatta di pose e sequenze piene di nobiltà, dignità e grazia, nel minimalismo del simbolico décor, nella breve durata dell’azione scenica. Tutti ‘orientalismi’ a cui rispondono altrettanti riconoscibili ‘occidentalismi’ nella contemporaneità coreutica di certi passaggi, nella contorsione di corpi, nella frenesia di certe sequenze, nella stasi che prelude alla parossistica spirale di legazioni. Legazioni  caratterizzate dalla levità e dall’adamantino nitore dei movimenti degli arti e della testa, di cui si perde la matrice classificatoria e si coglie il senso del ‘movimento in danza e di danza’.  Un qualcosa – sostiene Saburo – di non "contabile e schematizzabile" che nasce quasi per partenogenesi come "forma di contrappunto" con ciò che ci circonda e in base al quale ballare è un’azione spontanea legata all’istante. Una determinazione a relazionarsi con lo spazio e il tempo, un fluire di emozioni che fanno di Balck Water una perla preziosa dello scrigno di Saburo Teshigawara  e di tutta la danza contemporanea. (Testo parzialmente tratto dall’articolo "Danzare con lentezza "di Gabriella Gori)

Tra gli spettatori ipnotizzati dell’ Auditorium ieri sera c’ero anch’io….

ulteriori informazioni: www.st-karas.com

E' solo l' inizio… continuiamo a cercare

2 Feb

E

Party d'apertura

1 Nov

Party d’apertura il 4 novembre 2006

ubusettete@yahoo.it      nfo@rialtosantambrogio.org

Ubu Settete periodico di critica e cultura teatrale www.rialtosantambrogio.org  

SABATO 4 NOVEMBRE

sala auditorium primo piano, ore 22.00

RIALTOSANTAMBROGIO PRESENTA: UBU PARTY

Sabato 4 novembre serata d’inaugurazione di UbuSettete! all’interno di BlueRoom, il “sabato elettronico” del rialtosantambrogio. Performance, video e installazioni delle compagnie in rassegna animeranno lo spazio dalle 21:30 fino a tarda notte.

interventi live di: ct_Gramigna, gruppo Muta Imago, Kataklisma, Maddai
interventi video di:
amnesiA vivacE, Saba Salvemini, teatroAteo, Teatro Deluxe

MARTEDÌ 7 NOVEMBRE

sala auditorium primo piano, ore 21.00

LABIT / PESTE: 1918 – PRIMO STUDIO SU EGON SCHIELE

Da Musil, Schiele,Klimt, Schnitzler. Regia Gabriele Linari. Con Gabriele Linari, lessandro Porcu, Andrea Vaccarella.

Dalla scoperta al prurito al dolore… sentire e sentirsi, guardarsi e nascondersi e il gioco continua, fino a morire di una peste degli occhi: l’esserci troppo fino a non esserci più.

sala ocra primo piano, ore 22.00

UBU SETTETE PRESENTA: UBUREADING 2006 – LIDIA RIVIELLO

Rassegna di poesia a cura di Valerio Cruciani. Letture da e con Lidia Riviello.

Vetrina di poesia contemporanea: ricerca linguistica e stilistica; verso poetico e musica dal vivo.

sala teatro piano terra, ore 22.30

TEATRO FORSENNATO / LE FIGURINE MANCANTI DEL 1978

Scritto e diretto da Dario Aggioli. Con Dario Aggioli e Vincenzo Occhionero.

Argentina’78. Molte figurine ce l’ho, alcune son doppioni, altre desaparecidos.

MERCOLEDì 8 NOVEMBRE

sala auditorium primo piano, ore 21.00

TEATRO DELUXE / BON TON

Di Vera Michela Suprani, Giacomo Piva, Veronica Padoan. Con Vera Michela Suprani, Pietro Mammone, Veronica Padoan.

Musica e corpo: relazione che oltrepassa le regole formali di comportamento sociale.

sala ocra primo piano, ore 22.00

SABA SALVEMINI / STUDIO K – RACCONTO D’AMORE METROPOLITANO

Incontro video teatrale tratto ed ispirato da La notte poco prima della foresta di B.

M. Koltès. A cura di Saba Salvemini e Luca Franco. Con Saba Salvemini. Video di Luca Franco.

Uno straniero, alla ricerca di una stanza, abborda un giovane in una notte di pioggia, di porci, puttane, donne su un ponte, generali… una notte dove si può ancora dire ti amo.

sala teatro piano terra, ore 22.30

RESIDUI TEATRO / LAURA C

Di Francesco Beltrani e Pasquale Marino, da Aspettando Godot di S.Beckett. Regia di Gregorio Amicuzi. Con Michele Rispoli, Pasquale Marino, Gregorio Amicuzi.

Due uomini, una bacinella e Laura C in fondo al mare di Calabria.

GIOVEDÌ 9 NOVEMBRE

sala auditorium primo piano, ore 21.00

COMPAGNIA DARIANTON / SKATÒ

Scritto, diretto e interpretato da Dario Ferrari e Nina Lombardino.

Skatò è un attento viscerale melodico turpiloquio, è il tragico monologo di un uomo, flash-beccato e miscelato, un ultimo uomo, ultimo proletario. A due voci.

sala ocra primo piano, ore 22.00

UBU SETTETE PRESENTA: UBUREADING 2006 – SARA DAVIDOVICS

Rassegna di poesia a cura di Valerio Cruciani. Letture da e con Sara Davidovics.

Vetrina di poesia contemporanea: ricerca linguistica e stilistica; verso poetico e musica dal vivo.

sala teatro piano terra, ore 22.30

BIANCOFANGO / IN PUNTA DI PIEDI

Di Andrea Trapani e Francesca Macrì. Diretto e interpretato da Andrea Trapani.

Il destino grottesco di un adolescente inadatto al gioco del calcio ed eternamente destinato alla panchina…

VENERDÌ 10 NOVEMBRE

sala auditorium primo piano, ore 21.00

& PRODUZIONEIDEE / NARCISO’S PARTY

Scritto, diretto e interpretato da Rafaele Morellato Lampis.

Narciso in persona dà una festa a casa sua, il teatro stesso, invita un po’ di gente a bere un drink…

sala ocra primo piano, ore 22.00

LABIT / DAL SOTTOSUOLO

Da Memorie dal Sottosuolo di Dostoevskij. Diretto e interpretato da Alessandro Porcu.

Chiuso in un cantuccio, l’uomo-topo rimugina sulla propria esistenza, nel livoroso confronto tra rudi realtà e tremende fantasticherie… dal sottosuolo emerge un ultimo beffardo scherzo maligno…

sala teatro piano terra, ore 22.30

KATAKLISMA TEATRO / COLLAPSE

Drammaturgia e regia di Elvira Frosoni. Con Barbara Antonelli, Gianluca Cabula, Carla Coccia, Francesca Mancini, Alessia Marini, Lucia Medri,

Euridice Orlandino, Carlotta Scarlata.

Corpi in bilico sul senso, in continuo aggiustamento: i cliché della comunicazione, il desiderio, la fragilità del gesto, il bordo. Il collasso è leggero, impercettibile, sospeso, in atto.

SABATO 11 NOVEMBRE

sala auditorium primo piano, ore 21.00

MADDAI / ACERBO

Coreografia di Simona Lobefaro. Danza di Alessandro Lumare e Luna Paese

È un lavoro sul filamento. Sulla scia. Su ciò che non ha contorni netti. Che non si definisce. Sull’accenno. Sulla distrazione.

sala ocra primo piano, ore 22.00

UBU SETTETE PRESENTA: UBUREADING 2006 – M. GRAZIA CALANDRONE

Rassegna di poesia a cura di Valerio Cruciani. Letture da e con Maria Grazia Calandrone.

Vetrina di poesia contemporanea: ricerca linguistica e stilistica; verso poetico e musica dal vivo.

sala teatro piano terra, ore 22.30

FRAKKASSO / FRAGILE – NON CAPOVOLGERE

Scritto, diretto e interpretato da Francesca Caso e Barbara Baldaccini

Spettacolo di teatro gestuale per due donne in gabbia, fatto di contrasti, fughe, lotte, abbracci… che riconduce alla fragilità dell’essere femminile… o forse al concetto di essere libero e alla paura di esserlo.

DOMENICA 12 NOVEMBRE

sala auditorium primo piano, ore 21.00

TEATRO ATEO / SANTI NO ICONOCLASTA1970

Antidrammaturgia, antiregia, antinterpretazione di Flavio Sciolè.

Santità iconoclasta ed Antiteatro. Estetica etica. Anarcoapologia della distruzione. Santi no. 1970.

sala ocra primo piano, ore 22.00

LABIT / LA STORIA DI NASTEN’KA

Da Le Notti Bianche di Dostoevskij. Diretto e interpretato da Raffaella Cavallaro.

Uno spillo la lega alla nonna, simbolo di impossibilità di movimento, risoluzione; una figura romantica, ingenua e disperata; legami che si rivelano inesorabilmente vincoli, attese, speranze, liberazioni…

sala teatro piano terra, ore 22.30

CIRCO BORDEAUX / BACON MODE (LE COSE MORTE)

Scritto e diretto da Marco Andreoli. Con Anna Amato e Manuela Congia.

Opere e omissioni di un genio. Con l’aggiunta di un amante, di un compendio critico e di un po’ di rosso.

LUNEDÌ 13 NOVEMBRE

sala auditorium primo piano, ore 21.00

GASPARE BALSAMO / CAMURRIA

Scritto, diretto e interpretato da Gaspare Balsamo. Con musiche in scena di Alessandro Severa e Gianluca Bacconi.

Camurria è storia strappata alla memoria, tra l’oralità e la scrittura. Non un percorso lineare e continuo ma un viaggio contorto, smemorato e fantasioso, che rimette in gioco un fare teatro moderno quanto antico.

sala ocra primo piano, ore 22.00

UBU SETTETE PRESENTA: UBUREADING 2006 – AZZURRA D’AGOSTINO

Rassegna di poesia a cura di Valerio Cruciani. Letture da e con Azzurra D’Agostino.

Vetrina di poesia contemporanea: ricerca linguistica e stilistica; verso poetico e musica dal vivo.

sala teatro piano terra, ore 22.30

COMPAGNIA MALEBOLGE / TUMORE

Scritto e diretto da Lucia Calamaro. Con Benedetta Cesqui e Monica Mariotti.

Passerà. Su, coraggio, testa alta, ce la fai, forza, stringi, di più, schiaccia, così, resisti, provaci, allora fai finta, fai finta di più, così, non guardare, ti ho detto di non guardare! Respira però.

MARTEDÌ 14 NOVEMBRE

sala auditorium primo piano, ore 21.00

OLIVIERIRAVELLI_TEATRO / TOTEM

Di Fabio M. Franceschelli. Regia di Claudio Di Loreto. Con Alessandro Margari, Fabio M. Franceschelli, Silvia Gemma, Max Vellucci, Ariele Vincenti.

Più della catarsi, sono importanti il mobbing e la sindrome di Stoccolma: religiosità e società secondo i personaggi di Totem.

sala ocra primo piano, ore 22.00

MUTA IMAGO / STUDIO SU (A+B)3

Con Riccardo Fazi, Claudia Sorace, Massimo Troncanetti.

Una scatola di suoni e visioni per raccontare le umane vicende di A e B, un uomo e una donna.

sala teatro piano terra, ore 22.30

SOTTOMENTITESPOGLIE / WOYZECK A COLORI

Da Georg Büchner. Regia di Lorena Nocera. Con Daniele Bonaiuti, Niccolò Franchi, Eleonora Marzani, Isnaba Miranda, Lorena Nocera, Anna Panzone, Andrea Veronelli.

L’ affermazione della giovinezza, della scelta della giovinezza, età splendente in cui ci si svela, eterna, buttata in faccia alla morte.

MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE

sala auditorium primo piano, ore 21.00

CARLO BELTRAMI / AFASIO

Scritto, diretto e interpretato da Carlo Beltrami.

I reiterati inizi sulla scena di un… i reiterati inizi sulla scena di un… i reiterati inizi sulla scena di un…

sala ocra primo piano, ore 22.00

UBU SETTETE PRESENTA: CONCORSO DI DRAMMATURGIA IN SMS

A cura di Marco Andreoli.

Il teatro contemporaneo ha finalmente lo spazio che merita: 160 caratteri.

sala teatro piano terra, ore 22.30

CT_GRAMIGNA / UN PEZZO NUOVO. A UN PREZZO NUOVO

Scritto, diretto e interpretato dal Collettivo Teatrale Gramigna.

Un pezzo nuovo, ad un prezzo nuovo: la vita. ct_Gramigna si svela al pubblico. Danzando si chiede: “cosa ci si viene a fare a Ubu Settete?”.

sala auditorium primo piano,ore 23.30

AMNESIA VIVACE / UBUSETTETE!

PERFORMANCE DI CRITICA MILITANTE ESTEMPORANEA

Di e con Daniele Timpano.

Non uno spettacolo ma un resoconto critico artistico della rassegna appena conclusasi. Daniele Timpano racconta Ubusettete in una recensione orale che diventa spettacolo.

COMMISSIONE ARTISTICA: Marco Andreoli (Ubu Settete), Claudio Di Loreto (Ubu Settete),Fabio Massimo Franceschelli (Ubu Settete), Gabriele Linari (Ubu Settete), Daniele Timpano(Ubu Settete), Francesca Donnini (Rialtosantambrogio), Graziano GrazianiUBUREADING: Valerio Cruciani. DIREZIONE TECNICA: Riccardo Frezza, Marco Fumarola, Gian Luca Polese. UFFICIO STAMPA: Francesca Donnini. GRAFICA: Alessandra D’Innella(Rialtosantambrogio). ORGANIZZAZIONE GENERALE: Marco Andreoli (Ubu Settete), Fabio Massimo Franceschelli (Ubu Settete), Graziano Graziani (Rialtosantambrogio