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28 Mar

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Ermetique

"Potrei non scendere mai

pupille umide al sole

 arti vibranti nell’aria

pressione sanguigna fuori controllo"

Vera

8 Mar

 

 

"Sono tua.

 

Scruto immobile e onorata la placidità di questo contatto.

 

Mi cullo nella meravigliosa inafferrabilità dell’attimo…

 

vorrei poter trascinare sulla mia pelle di tutte le età questa sensazione

 

di incredulo stupore,  nella quale non riconosco più i confini del mio essere."

 

Vera©

6 Feb

Chinese American performers carry a red and gold dragon while celebrating the Chinese New Year

Roma: Capodanno Cinese 2008 a piazza Vittorio!
Nei Giardini di piazza Vittorio Emanuele II il 9 e 10 febbraio si festeggerà il Capodanno Cinese 2008. Sono previste sfilate con la danza dei tradizionali dragoni e leoni cinesi per le vie dell’Esquilino, con partenza sabato alle ore 14.30 da viale Manzoni ed arrivo ai Giardini, attività sportive per bambini e ragazzi, tanta musica e teatro. La partecipazione all’iniziativa è gratuita.. info:www.mediazionesociale.org
Il capodanno cinese, detto anche Chunjie (La festa di primavera) o più popolarmente festa di Guo nian,coincide con l’inizio del calendario lunare. E’ il giorno della seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno e nel calendario occidentale cade tra gennaio e febbraio più o meno nello stesso periodo del Carnevale italiano.È una festa tutta dedicata alla famiglia: enorme il movimento di viaggiatori in tutto il Paese, che tornano a casa in tempo per i laboriosi preparativi precedenti i festeggiamenti, come ad esempio un’accuratissima pulizia della casa, la preparazione dei cibi tradizionali e le decorazioni da appendere. Si comincia a festeggiare dal giorno precedente al capodanno e si conclude ogni anno con la spettacolare “Festa delle Lanterne”, che cade 15 giorni dopo il Capodanno lunare. Secondo la tradizione, ogni anno è simboleggiato da un animale. Gli animali in tutto sono 12 e ruotano nell’arco di 12 anni. L’anno passato è stato l’anno del maiale che nella tradizione cinese è simbolo di ricchezza mentre quest’anno è l’anno del topo simbolo della capacità riproduttiva e della fortuna.

Oppure : La parata del Drago
Domenica  10 febbraio 2008, la classica parata del Drago Cinese che, partendo alle ore 15:00 dal Museo del Corso ), percorrerà via del Corso per approdare a P.zza del Popolo dove il drago darà vita alla sua sensuale e sinuosa danza.Direttamente dalla Cina, ad animare questa manifestazione, una delle troupe più famose e premiate, la Shanxi Dragon-Dance Troupe, che fa capo all’Associazione per gli Scambi Culturali e Folkloristici della provincia dello Shanxi. 20 persone fra danzatori e musicisti, accompagneranno il classico drago, lungo 18 m., dando vita ai suoi movimenti flessuosi.Il drago è considerato in Cina un essere soprannaturale e benefico.
26 Gen

Una nuova creatura appare dal mio cappello a cilindro!

 

 Su stimolo di Roberto Matarazzo elaboro una piccola raccolta ontologica di alcuni scritti relativi all’anno 2007 dal nome ”Io dico – Effetti a carattere teatrale” periodo in cui la nascita di questo blog diventa una nuova forma di comunicazione e confronto con l’impegno Teatro.

Trattasi di materiale multiforme proveniente da quotidiani interrogativi.

Appunti, poesie, riflessioni e critiche sono stati ordinati cronologicamte per la creazione di questo testo.

 Mia scelta è quella di completare ogni articolo con una nota finale volta a chiarire le motivaizoni che mi hanno spinta all’atto. La definizione che preferisco di effetto è senza dubbio: ciò che è prodotto da una causa. Il mio movente è vivere svolgendo una personale ricerca nell’ambito del teatro.

Per i pochi lettori alcuni degli effetti che produce in me tale immersione in quest’arte…

Vi ho incuriositi?

 

ps I: Quanto prima sarà possibile vedere almeno l’immagine di copertina!

ps II: (riferito alla fotografia in alto) Chissà perchè quest’attrazione verso qualcosa di magico che dall’ interno esce e si anima stupendoti….dell’arte attoriale?

4 Gen

 

Dorothy sbatte tre volte il tacco delle sue scarpette rosse e torna finalmente a casa…

si tratta di magia, non vi è alcun dubbio!

Beh, non posso esimermi dal provare

(sempre che il mio numero sia ancora disponibile) 

ad indossare tali calzature dagli effetti strabilianti

per raggiungere il bramato luogo

ove possa abbandonare le mie difese,

assaporare la diversità

ed arrichirmi di virtù.

Aspettami Teatro….

Vera©

 

28 Dic

Io, durante il training, in uno scatto di Claudio Oliva…..

 

"Un attore può essere guidato e ispirato soltanto da qualcuno che sia impegnato con tutta l’anima nella sua attività creativa. Il regista mentre guida e ispira l’attore deve al tempo stesso lasciarsi guidare e ispirare da quest’ultimo. Si tratta di libertà, di collaborazione e non presuppone una mancanza di discpilna, ma un rispetto per l’autonomia degli altri. Il rispetto per l’automomia dell’ attore non significa anarchia, indulgenza nella richieste, discussioni interminabili, e sostituzione dell’azione con fiumi interminabili di parole. Il rispetto per l’autonomia, invece, implica vastissime richieste, l’aspettarsi il massimo sforzo creativo e la più personale penetrazione. Compreso questo, la sollecitutdine per la libertà dell’attore può essere generata dalla pienezza della guida e non dalla sua carenza di pienezza. Una tale carenza presupporebbe soperchieria, dittatura e ammaestramento superficiale."

[breve ma intensa affermazione tratta da un testo  che Jerzy Grotowski ha scritto per adoperarlo all’interno del suo Teatro Laboratorio; egli lo ha destinato in particolare a quegli attori che stanno attraversando un periodo di prova prima di venire accolti nella troupe allo scopo di rendere loro familiari i principi e i fondamenti che ispirano il lavoro. Testo di riferimento "Per un teatro povero"di Jerzy Grotowski, Bulzoni Editore.]

22 Dic

Auguri miei cari……………..

 

"Un rifugio ideale ove far riposare (al caldo?!)

progetti, riflessioni e studi durante questi giorni di festa religiosa.

Desiderio di protezione, chiusura davanti all’invadenza di cotanta ed audace febbrilità…

Forse non sarà il luogo più adatto per la nascita di Gesù,

ma io per una notte proverei!"Vera©

20 Dic

A proposito di mani

Sleight of Hand: Painting the Cheetah

Guido Daniele, nato nel 1950 a Soverato (CZ), vive e lavora a Milano.
Dal 1964 al 1968 ha frequentato il liceo artistico di Brera, e poi il corso di scultura all’Accademia di belle Arti di Brera dal 1968 al 1972. Dal 1972 al 1974 frequenta la scuola di Tankas tibetane a Dharamsala in India.
Dipinge e partecipa a mostre personali e collettive dal 1968 ad oggi. Dal 1972 al 1986 collabora con l’editoria e la pubblicità come illustratore iperrealista utilizzando ogni tipo di tecnica. Dal 1986 ad oggi realizza scenografie per foto, spot pubblicitari e programmi televisivi, dipingendo ad areografo fondali fino a 400mq. Dipinge inoltre trompe l’oeil per case private e strutture ad uso pubblico di grandi dimensioni. Dal 1990 ha aggiunto al suo bagaglio di esperienze la tecnica del body painting dipingendo i corpi delle modelle per foto, filmati pubblicitari, sfilate ed eventi. La sua ricerca artistica degli ultimi anni lo ha portato ad unire le due tecniche tradizionali del ritratto: fotografia e pittura ad olio stesa sul supporto fotografico alla maniera di Jan Saudek. Il suo "maestro" di ripresa fotografica e stampa manuale in camera oscura è sempre stato il noto fotografo Francesco Radino. La sua ricerca iniziata nel 2000 sulle " Mani Animali " realizzata con la tecnica del body painting sta riscuotendo un grande interesse a livello internazionale.

 

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more info: http://www.guidodaniele.com

"Durante le mie infinite e planetarie navigazioni nel web capito per la terza volta su una di queste opere d’arte...non posso fare a meno di comunicarvi tale scoperta! Le mie preferite sono il cigno e la zebra"Vera

5 Dic

Akira Kasai performs in "Pollen Revolution." (Courtesy of UMS)
IL BUTO DI AKIRA KASAI QUESTA SERA AL TEATRO PALLADIUM H20.30 E NON SOLO….
Akira Kasai cresciuto nel dopoguerra in Giappone, negli anni dell’università voleva fare l’attore. Si ritrovò invece a studiare yoga, aikido e danza:espressionista, classica, tradizionale giapponese. A vent’anni partecipò ai primi "dance experience" di Tatsumi Hijikata e sperimentò un modo di percepire il corpo senza più tecniche e regole, facendosi preda degli istinti più neri e incontrollati.Aprì una scuola, la "Casa degli angeli" e ,incapace di tenere insieme la sua attività artistica e la sua vita quotidiana, abbandonò le scene trentenne per trasferirsi in Germania a studiare l’Euritmia alla scuola di Rudolf Steiner. Prima che tornasse sul palcoscenico sono passati 14 anni. Ma il ritorno è stato un trionfo….
Io vado………….
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Riflessioni da prima platea:
La serata dà spazio a tre generazioni di danzatori buto, dal più al meno giovane.
Sola, me ne sto inchiodata alla poltroncina color canarino del Teatro Palladium di Roma.
Il secondo intervallo è per me una pausa interrogativa, avvolta da curiosità e perplessità.
Dove sono finiti i volti dipinti di bianco? La lentezza dei movimenti? Dove lo spirito porvocatorio?
In ultimo Akira Kasai, con "Les Quompeitaux", risponde alle mie domande:
posso trovare la forma che cerco in coloro che hanno vissuto il passato trasportandone il senso. Vera

Intervista live a Costanza Macras II

4 Dic

Intervista video in inglese a Costanza Macras, con inserti di alcuni spettacoli della sua compagnia Dorky Park. Si tratta di un  documento interessante che diffondo con piacere perché, come spettatrice, mi coinvolge il mondo che fs  vivere sulla scena…Sono affascinata da questo caos ordinato, dal susseguirsi di scene, regni di ironia e kitsch! Ho avuto la fortuna di assistere allo spettacolo " Big in Bombay" l’anno scorso presso l’ Auditorium di Roma….

Che ne pensate?