Archivio | contact RSS feed for this section
19 Giu


Continua il viaggio nel mondo della danza e del teatro del TeatroForte presso il c.s.o.a. Forte Prenestino. Per il secondo anno consecutivo TeatroForte in collaborazione con il Medialab, l’Infoshop e la Sala Saltimbanchi presenta :

"EFFETTI DI MOVIMENTO II"  PANORAMICA SUI DIVERSI LINGUAGGI DEL CORPO CONTEMPORANEO.

L’evento si svolgerà dal 25 al 27 giugno a partire dalle 22.00 clicca quì per visionare il programma dettagliato. “EFFETTI DI MOVIMENTO II” invaderà per tre giorni gli spazi interni ed esterni del centro sociale più grande d’Europa con spettacoli, performance, laboratori, reading, video, mostre e istallazioni sul tema dei linguaggi del corpo contemporaneo. Scopo della rassegna è quello proporre uno spazio di incontro e confronto tra artisti di diversa provenienza e formazione. Uno spazio come luogo di confine, dove lo scambio e la relazione tra i contesti diventano la sostanza per alimentare una nebulosa in continuo divenire. Spazi che si attraversano come risposta necessaria alle provocazioni della realtà. 

Partecipano: Lady Murga e Patas Arriba, Teatri Offesi, Compagnia Passi a Piedi,  Tango Divino e Lunaif, Letture precarie,  G.A.R. company, AL_VARO, Living Teatro Europa, Maddai, Fuori Terra, AKR collettivo e Andrea Damage, Atacama, Diesisteatrango, Teatro Deluxe, Ippocratis Veneris, Iscra, Fabrizio Perrini, M42, Claudio Oliva, Monica Ferrenti.
8 Mar

 

 

"Sono tua.

 

Scruto immobile e onorata la placidità di questo contatto.

 

Mi cullo nella meravigliosa inafferrabilità dell’attimo…

 

vorrei poter trascinare sulla mia pelle di tutte le età questa sensazione

 

di incredulo stupore,  nella quale non riconosco più i confini del mio essere."

 

Vera©

6 Mar

IMPROVVISAZIONE….

"Nell’ ambito del teatro contemporaneo di ricerca il rifiuto del testo drammatico o di una sua passiva accettazione, dell’ imitazione di modelli prestabiliti e di forme tradizionali aveva reso l’improvvisazione il fulcro del processo creativo dell’attore e dello spettacolo. Nascevano così il mito dell’improvvisazione ( a volte schermo per nascondere l’ignoranza del passato), l’atteggiamento fideistico verso il training, il caos spacciato per la spontaneità. L’errata interpretazione romantica della Commedia dell’Arte, come qualcosa di imprevisto ed irripetibile, inventato sul momento, sta all’origine della visione distorta dell’improvvisazione:  in realtà i comici italiani usavano una tecnica individuale che organizzava il proprio sapere drammaturgico e corporeo variando consapevolmente i temi.  Nel teatro Occidentale non esiste uno spartito per l’attore, eccetto il metodo Laban per la notazione della danza, nè un codice preciso alla base del lavoro da compiere in scena; al  contrario esso è codificato in modo preciso e rigido nei teatri orientali e l’improvvisazione interviene solo alla fine del processo creativo , non all’inizio. L’imitazione del maestro per lunghi anni porta ad una padronanza del modello tale da permettere poi variazioni ed arrichimenti…."

da " Una categoria della cultura teatrale occidentale-l ‘improvvsazine-  a confronto con alcune pratiche dell’attore orientale", Nicola Savarese in Teatro Oriente/Occidente a cura di A. Ottai, Bulzoni 1986, Roma.

Mi sembrano osservazioni importanti tali da meritare attenzione…le sottolineature sono le mie…Vera

18 Dic

“Le mani, cervelli esterni dell’uomo”

 Kant

Chironomia: arte del muovere appropriatamente le mani recitando o parlando in pubblico, anche di dirigere un coro o un’orchestra mediante i movimenti della mano.

 

Chironomia 1644

"Le mani sono capaci di una varietà di movimenti in numero incalcolabile, quasi pari a quello delle parole. Parlano, o poco ci manca. Domandano e promettono, chiamano e congedano, minacciano e supplicano. Esprimono orrore, timore, gioia, tristezza, esitazione, confessione, pentimento, misura, abbondanza, numero e tempo.Non è forse vero che possiedono  il potere di incitare e di placare, di implorare, approvare, ammirare, di testimoniare pudore?"Così nota Quintiliano nella  "Institutio Oratoria" [La formazione dell’oratore ] (I secolo D.C.)

Il dopoprove.
Rifletto sull’ indicazione registica: "non perdere le tue mani!" è una costante queste mie estremità pare non abbiano molta voglia di vivere; di comparire in pubblico. Oscillano tra ritrosie e tensioni che non so motivare.Inizio uno studio alla ricerca di risposte, accostato ad esercizi mirati su e con esse…almeno da me fatevi conoscere!
Vera 


on error resume next
ShockMode = (Isobject(Createobject(“ShockwaveFlash.ShockwaveFlash.7”)))

Ho trovato il video di Paxton!!!

28 Mag

"La Contact Improvisation non è una struttura di movimenti codificati, ma ricerca nell’ essenza degli stessi: questi sorgono dalle risposte riflesse e dall’intuizione dello "sperimentatore". La mente fa da testimone ammirata e divertita, sta ad "osservare" il corpo e le sensazioni da esso generate nel movimento."Steve Paxton, creatore della C.I.

Contact o CI è un “gioco contemporaneo” dice Steve Paxton. Se facessi contemporaneamente Aikido, Surf, Wrestling e danza, avresti un’idea di come ci si sente a fare contact. Per fissare i principi della tecnica Contact, raccolti dallo stesso Paxton in "Materials for the Spine".

Per vederlo in azione:

http://www.goldsmiths.ac.uk/drama/forum-artists/steve-paxton-video.php  

(documento video interessante anche senza audio!)

Il coreografo ha rielaborato i concetti di contraction-release della Graham, di fall and recovery della Humphrey, facendoli interagire con le arti marziali Aikido, Tai Chi Chuan, e individuando nella spina dorsale l’organo da cui nasce il movimento. Nella caduta e nel contatto con il partner ha poi trovato la spinta energetica per una fluida dinamica estemporanea, sempre in equilibrio e in grado di stimolare le facoltà sensoriali del corpo.

Steve Paxton (born 1939, Phoenix, Arizona – vivente).E’ un danzatore e coreografo sperimentale americano. Inizialmente studia ginnastica, si avvicina alla danza lavorando per tre anni con Merce Cunningham e un anno con José Limón. Egli fu un menbro  fondatore della "Judson Dance Theater", lavorò con Yvonne Rainer  e Trisha Brown. Fu un membro fondatore anche del guppo di danza sperimentale "Grand Union" e nel1972 cominciò a sviluppare una nuova forma di danza chiamata Contact improvisation.  Quest’ ultima prevede l’utilizzo di leggi fisiche quali la : friction, momentum, gravity and inertia, volte all’ esplorazione delle relazioni fra idanzatori.

Segnalo:  www.contactfestival.it  dal 19 al 24 giugno ad Orvieto.  vo Qualche esperienza al riguardo?