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20 Apr

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Ed ora il montaggio!

 

Affrontiamo con perizia questa fase delicata che precede la nascita dello spettacolo.

 

Alcuni tagli sono più dolorosi di altri, si crea  una sorta di affezione,

di legame intimo per il quale non vorresti lasciare andare via nulla….

 

Pensi erroneamente che lasciare voglia dire dimenticare.

 

Tutto il materiale apparentemente depositato nel nulla è quel substrato che permette nell’ora nuove connessioni,che da vita al personaggio.

 

E’ una questione di fiducia.

 

Mi affido al  mio caro regista il quale crea nodi e scruta in profondità….

15 Apr

"Un uomo è importante

 non per quello che lascia dietro di sé,

ma per quanto agisce e gioisce,

e induce altri all’azione e al piacere”

Johann Wolfgang von Goethe

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8 Apr

PESCE PARLANTE

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"Anche se è mezzo pieno,

vorrei che un’onda tridimensionale

 travolgesse il riflesso

di te.

Per favore, lasciami almeno soffocare!"

Vera

4 Apr

Cieslak Ryszard (Kalisz 1937 – Huston, Usa, 1990), attore e regista polacco.

Dopo aver effettuato i propri studi alla Pwst di Cracovia (Scuola statale superiore di teatro), debutta come attore nel 1962 al Teatro delle tredici file di Opole, successivamente Teatr Laboratorium. A soli quattro anni dalla conclusione degli studi, la sua partecipazione alla messa in scena ad opera di Jerzy Grotowski di Il Principe costante di Calderón nella versione di Juliusz Slowacki (1965) viene salutata come un grande evento teatrale.

Ryszard Cieslak

A proposito del suo lavoro nel "Principe Costante" scrive: 

"La partitura è come un vaso di vetro dentro il quale brucia una candela: il vetro è solido, sta lì, può farci affidamento. Contiene e guida la fiamma. Ma non è la fiamma. La fiamma è il mio processo interno ogni sera. La fiamma è ciò che illumina la partitura, ciò che lo spettatore vede attraverso la partitura. La fiamma è viva. Proprio come la fiamma nel vetro si muove, palpita, cresce, diminuisce, sta quasi per spegnersi, improvvisamente riacquista splendore, risponde ad ogni alito di vento- così la mia interna varia ogni sera, di momento in momento (..)

Ogni sera comincio senza anticiparmi nulla : Questa è la cosa più difficile da imparare. Non preparo me stesso a sentire qualcosa. Non dico:’l’altra sera, questa scena era straordinaria, proverò a farla di nuovo’.Voglio soltanto essere ricettivo per quel che accadrà. E sono pronto a captare ciò che accade se se sono sicuro della mia partitura, sapendo che se anche non sento quasi niente il vetro non andrà in pezzi e la struttura lavorata per mesi, mi aiuterà fino alla fine. Ma quando succede una sera che io possa ardere, dar luce, vivere, rivelare- sono pronto a questo non avendo anticipato. La partitura rimane la stessa, ma ogni cosa è diversa perchè io sono diverso."

Tratto dal testo " La Canoa di Carta" di Eugenio Barba, Bologna, Il Mulino 1993.

8 Mar

 

 

"Sono tua.

 

Scruto immobile e onorata la placidità di questo contatto.

 

Mi cullo nella meravigliosa inafferrabilità dell’attimo…

 

vorrei poter trascinare sulla mia pelle di tutte le età questa sensazione

 

di incredulo stupore,  nella quale non riconosco più i confini del mio essere."

 

Vera©

2 Mar

TEMPI DI PRODUZIONE: 3 MESI ALLA PRIMA!

Lo spettacolo "Pearl" è in lavorazione dal 2007

…stiamo arrivando

1 Mar

Il soggetto è sempre la vita nel teatro.

Non è un rettilineo, questo è chiaro ormai da tempo.

Ora dubito anche sul fatto stesso che sia una strada…

l’immagine più frequente è quella di un mare in mutazione.

Durante le prove ho il piacere di catturare – me.

Provare: operazione atta a  verificare se possiedo determinate qualità o attitudini, se e come funzioni il mio corpo

Giungo ad un risultato che poco dopo si confonde tra le acque.

Sarebbe facile, ma anche stupido lasciarsi annegare.

Per fortuna so nuotare. 

Il punto è essere consapevoli di quanto possa essere effimero

volere a tutti i costi comprendere il proprio percorso su una scala di risultati. Vera©

26 Feb

" Eppur

 continuo

a cercare

 un qui ed un ora

ove

materialità

e trascendenza

rendano

manifesto

 il loro

amore "

Vera©

15 Feb

"Ogni creazione valida riesce soltanto nella condizione di schietto abbandono del proprio Io, nella quale chi opera non può più essere presentato come ‘se stesso’.

Solo lo spirito è presente, una sorta di vigilanza che non presenta affatto la sfumatura dell’ ‘io stesso’, e perciò penetra tanto più liberamente in tutte le lontananze e le profondità

"con occhi che odono e con orecchie che vedono"….

…L’allievo ri-cor-da che più importante di tutte le opere esterne, anche le più affascinanti,

è l’opera interiore che egli deve attuare se vuole portare a compimento la sua vocazione d’artista…

 L’opera interirore consiste in questo: che da quell’uomo che è, da quel Sé che si sente e sempre si ritrova, egli diventi materia per una educazione e una formazione al cui termina sta la maestria."

Tratto da libro "Zen e il tiro con l’arco", Eugen Herrigel. Consigliatissima lettura!

28 Gen

Sono orgogliosa di presentarvi la copertina della mia raccolta! (vedi post precendente)

Clicca sull’immagine per vederla ingrandita…Vi piace?

Per maggiori informazioni sulla reperibilità potete conttatarmi alla mia mail personale, grazie.